Dove sta andando la scuola pubblica?

08.01.2013 16:25

Cosa resta oggi della scuola pubblica? Le promesse fatte dai vari governi sono state mantenute?

Il “Ministro Gelmini” ha apportato miglioramenti alla scuola pubblica o ha ulteriormente peggiorato la situazione già precaria?

Il governo Monti ha migliorato questa situazione? Il nuovo governo cosa farà?

Facendo uno studio al riguardo abbiamo scoperto questi sorprendenti dati: con il governo Berlusconi abbiamo avuto tagli del 25% sulla pulizia scolastica, 140 mila posti di lavoro in meno fra docenti e personale ATA.

Nel 2011 alla scuola pubblica sono stati dati 8 miliardi in meno rispetto all’anno precedente e sono stati approvati ulteriori tagli sugli insegnanti di sostegno.

Gli ultimi dati a nostra disposizione, inoltre, dimostrano che Ia situazione è peggiorata con il governo Monti grazie al blocco degli stipendi e dei rinnovi contrattuali. Abbiamo voluto scavare su questo provvedimento  ed ecco cosa ne è venuto fuori: c’è sì un taglio per la scuola pubblica, ma non un taglio dei fondi pubblici per le scuole private.

Tutto questo è in contrapposizione con l’Articolo 33 della Costituzione che afferma: L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.”

Queste notizie per noi studenti non sono passate inosservate, a tal punto che in tante scuole, dopo assemblee e dibattiti, si è deciso di protestare, scegliendo vari tipi di lotta.

Anche il nostro Istituto ,”Il Liceo Artistico “R.Guttuso”, ha partecipato a questo tipo di “proteste” ed ha messo in atto l’autogestione.

La scelta della nostra scuola, a differenza di altre scuole circostanti, che hanno scelto lotte più dure come l’occupazione, è stata quella di sviluppare un’autogestione dignitosa, ben controllata e organizzata.

Nel breve periodo che va dal 03/ 12/2013 al 08/ 12/ 2013 si è deciso di effettuare le prime 3 ore di lezione come previsto dall’attività didattica, e nel resto della mattinata si sono organizzate diverse attività: cineforum, lezioni di difesa personale, l’arte del Natale, corso di teatro, calcetto, arte e musica, attività multimediale ecc...

Complessivamente queste attività sono risultate interessanti per noi ragazzi: si è rilevata infatti una seria partecipazione da parte di tutti, inoltre come studenti ci siamo conosciuti meglio e si sono anche creati rapporti di amicizia.

Noi ragazzi, attraverso questa forma di “lotta” abbiamo cercato di fare sentire la nostra voce di “protesta” e ci auguriamo che il futuro “Governo”, che si formerà in seguito alle elezioni del 24 febbraio, tenga conto di ciò.

La scuola pubblica è un valore essenziale per la vita democratica e civile del nostro paese e noi studenti non ci stancheremo mai di protestare per difendere questo valore.

Siamo infastiditi dall’ascoltare durante la campagna elettorale, promesse di miglioramento della scuola pubblica che poi appena i governi si insediano non mantengono e anzi, come hanno fatto gli ultimi governi, sembra che si impegnino a cercare di peggiorarla a vantaggio delle scuole private.

Ramona Patanè e Veronica Licondro IV LT