Fantascienza

14.04.2012 20:06

Fantascienza

La fantascienza è un genere di narrativa popolare di successo sviluppatosi nel Novecento, che ha le sue radici nell'interesse diffuso per la scienza determinatosi in età positivistica (nella seconda metà dell'Ottocento). Dalla letteratura la fantascienza si è presto estesa agli altri mabitio della comunicazione, frunedo dell'impatto dei mass-media: anzitutto, il cinema, quindi, i fumetti e la televisione.

La fantascienza ha come tema fondamentale l'impatto di una scienza e/o una tecnologia – attuale o immaginaria – sulla società e sull'individuo. I personaggi, oltre che esseri umani, possono essere alieni, robot, cyborg, mostri o mutanti; la storia può essere ambientata nel passato, nel presente o più frequentemente, nel futuro.

Il termine è usato, in senso più generale, in riferimento a qualsiasi tipo di letteratura di fantasia che includa un fattore scientifico, comprendendo ogni genere di racconto fantastico; un certo grado di plausibilità scientifica rimane, tuttavia, un requisito essenziale.

Uno dei grandi scrittori di questo genere è Philip Kindred Dick

Philip K. Dick

Philip Kindred Dick (Chicago, 16 dicembre 1928 – Santa Ana, 2 marzo 1982)    

P. K. Dick fu famoso in vita nell'ambito della fantascienza statunitense, sia in patria che in Europa (divenne già negli anni Ottanta autore 'di culto' in Italia e in Francia). Nato a Chicago, assieme alla sorella gemella Jane, in una famiglia con legami burrascosi – la madre, da lui descritta come una nevrotica, divorzia dal padre pochi anni dopo il matrimonio –, Dick vive un'infanzia e un'adolescenza solitarie e tormentate: la sorella gemella era morta poche settimane dopo la nascita, ma Dick vi rimase sempre legato (tanto che si fece seppellire accanto a lei).

Philp scrisse molti romanzi di fantascienza, ma tra di essi ne spiccano due, in particolare: Il cacciatore di androidi (in originale Who androids dreams of electric sheeps?, letteralmente: Gli androidi sognano pecore elettriche?) e Ubik. A questi successi fa seguito un periodo di depressione: la quarta moglie, Nancy Hackett, lo abbandona assieme alla figlia e Dick si trova a vivere in una casa piena di sbandati. La situazione arriva al punto critico quando Dick lascia la sua casa per partecpare ad una conferenza sulla fantascienza a Vancouver, al termine della quale decide di stabilirsi nella città canadese. Non è estranea a questa decisione l'effrazione subita dalla sua abitazione, durante la quale sconosciuti avevano forzato il suo schedario blindato (Dick fece innumerevoli ipotesi sull'identità degli intrusi, giungendo a temere trattarsi di agenti dell'FBI; a tutt'oggi, la questione non è stata chiarita). Muore a Santa Ana, in California, per collasso cardiaco, nel 1982, proprio quando i diritti delle sue opere gli avevano dato per la prima volta una certa sicurezza economica e mentre era in lavorazione il primo film basato su una delle sue storie, Blade Runner, di Ridley Scott, tratto, appunto, dal sopra citato Who androids..., trasposizionwe cinematografica che Dick non poté vedere ultimata (anche se riuscì a visitarne il set).

Ultimamente sono state ritrovate circa 8.000 pagine dentro il garage dell'ultima residenza dello scrittore. In queste pagine, Dick racconta la storia del “Pesce d’oro”: l'ingestione del penthothal, anestetico per operazioni odontoiatriche, induce nello scrittore stati allucinatori: un incessante fascio di luce sgorga da un ciondolo a forma di pesce e questo getto luminoso porta lo scrittore ad un'‘intuizione-rivelazione intellettuale’, cioè, alla percezione di una realtà metafisica altrimenti inaccessibile. Dick scrive le 8.000 pagine imaste fino a oggi inedite pagine per cercare di capire cosa gli è veramente accaduto quel giorno.

Blade Runner è ambientato in una Los Angeles futuribile, ma non troppo lontana nel futuro, nell'anno 2019. La tecnologia ha permesso la creazione di esseri analoghi agli umani, detti 'replicanti', destinati all'utilizzo come schiavi, dotati di capacità intellettuali e forza fisica estremamente superiori alla norma, ma con una longevità limitata perché programmati per concludere in pochi anni il loro ciclo vitale. Sei replicanti (tre femmine e tre maschi), capitanati da Roy Baty, sono fuggiti dalle colonie extramondo e giunti furtivamente a Los Angeles, cercano di introdursi nella fabbrica dove sono stati prodotti, la Tyrell Corporation, nella speranza di riuscire a modificare la loro imminente "data di termine". Due di loro (un maschio e una femmina) sono finiti in un campo elettrico e sono stati catturati[, mentre gli altri quattro sono fuggiti. Uno di questi, Leon, è stato individuato tra i nuovi assunti alla Tyrell, ma è riuscito a scappare nuovamente, uccidendo il cacciatore di androidi Holden, che lo sottoponeva a un sofisticato test in grado di rivelare la reale natura, umana o cibernetica, dei soggetti esaminati.

Il poliziotto Rick Deckard, già agente dell'unità speciale Blade Runner, viene forzatamente richiamato in servizio dal capitano Bryant per "ritirare" (eliminare) i quattro replicanti. Recatosi nell'ufficio del dott. Tyrell per provare il test su un replicante modello Nexus 6. Il dott. Tyrell lo invita a provare il test prima su un umano, la sua segretaria Rachael, che si rivelerà essere, invece, un replicante, un esperimento della Tyrell Corporation.

Deckard ispeziona l'appartamento di Leon, dove trova una squama e una serie di fotografie. Nel frattempo, Leon e Roy Batty fanno visita ad Hannibal Chew, un progettista genetico di occhi che lavora per la Tyrell Corporation. Chew, minacciato dai due, dice loro di rivolgersi a J.F. Sebastian, un altro progettista genetico amico del dott. Tyrell.

Tornando a casa, Deckard viene seguito da Rachael, la quale vuole sapere se è una replicante o un'umana. Deckard le rivela la verità e di fronte ai dubbi di Rachael, le racconta i suoi ricordi d'infanzia, dimostrandole che, in realtà, quei ricordi sono solo innesti mentali prelevati da esseri umani. Rachael, disperata, fugge dall'appartamento di Deckard. Nel frattempo la replicante Pris, compagna di Roy Batty, riesce ad ottenere la fiducia di J.F. Sebastian, uno dei progettisti di androidi e a farsi ospitare nel suo appartamento.

Deckard sogna ad occhi aperti un unicorno. Al risveglio, esamina una delle foto trovate nell'appartamento di Leon e riesce ad associare la squama alla replicante Zhora. Attraverso le indagini scopre che la squama è di un serpente finto utilizzato da una spogliarellista in un suo spettacolo. Deckard si reca, quindi, nel locale dove lavora Zhora, e con una scusa la segue nel camerino. Zhora capisce le intenzioni di Deckard e fugge per strada, ma Deckard riesce a raggiungerla e a "ritirarla", uccidendola.

Bryant informa Deckard che dovrà "ritirare" anche Rachael, che è scomparsa dalla Tyrell dopo aver subìto il test. Quando Bryant e Gaff si allontanano, Deckard vede Rachael e cerca di raggiungerla, ma, improvvisamente, viene fermato da Leon, che ha assistito al "ritiro" di Zhora. Leon cerca di uccidere Deckard, ma Rachael interviene uccidendo Leon. Deckard decide di graziare Rachael e di nasconderla a casa sua, dove i due si innamorano. Roy Batty, raggiunta Pris, la informa che sono rimasti solo loro. I due convincono J.F. Sebastian ad accompagnare Roy Batty dal dott. Tyrell per chiedergli se esiste un modo per posticipare la loro imminente "data di termine"]. Tyrell gli dice che non è possibile e così Roy Batty uccide il dott. Tyrell, cavandogli gli occhi con i pollici e poi, sopprime J.F. Sebastian.

Deckard viene informato del duplice omicidio e si reca nell'appartamento di J.F. Sebastian, ritenendo che i due replicanti rimasti si sarebbero nascosti lì. Al suo arrivo viene attaccato da Pris, ma Deckard riesce a spararle, uccidendola. Poco dopo giunge Roy Batty con cui inizierà un duello mortale, in cui il cacciatore di androidi dove rischia di perdere la vita: aggrappato ad una trave a diverse centinai di metri da terra però Batty decide di salvarlo. Ciò rende umano l’androide ai nostri occhi insinuando un dubbio su chi o cosa può essere considerato umano, se un soggetto biologico o una sua riproduzione cibernetica. Memorabile le ultime parole dell’androide :(«Io ne ho viste cose...»), Roy Batty muore di fronte all'impietrito Deckard.

« Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire. »    

Differenze tra libro e film.

Il libro ha goduto di un'immensa popolarità a seguito del successo della pellicola che ne è stata tratta, Blade Runner, di Ridley Scott, considerato uno dei capolavori del cinema di fantascienza. Le due storie presentano però notevoli, differenze:  

  • Deckard è un duro detective nel film, mentre nel romanzo è un uomo sposato con una moglie depressa, che deve portare a casa lo stipendio, un personaggio molto più “grigio”.
  • Pellicola e romanzo si differenziano, inoltre, per il carattere problematico del film rispetto alla natura degli androidi: laddove nella pellicola si è portati quasi a solidarizzare nei confronti degli esseri artificiali, nel libro essi appaiono freddi, calcolatori e del tutto privi di qualsiasi sentimento. Rachael, in particolare, che nel film è una figura fortemente romantica, nel romanzo originale è, invece, un personaggio quantomeno ambivalente o negativo, con cui il protagonista Deckard ha solo una squallida storia.
  • Anche l'ambientazione è totalmente differente: al sovraffollamento caotico della città di una Los Angeles futura del film si contrappone, nel romanzo, una forte sensazione di vuoto, di silenzio insopportabile, di solitudine.
  •  Nel film viene, addirittura, adombrata la natura di replicante inconsapevole di Deckard con la scena dell’unicorno.

 

 Samuele Vecchio, II A.