5 anni di ricordi…

5 anni di ricordi…

Sono trascorsi cinque lunghi anni da quando ho fatto la scelta che mi ha cambiato la vita.  Iscrivendomi all’ex Istituto d’Arte ho vissuto, si può dire, ogni singola esperienza con serietà e devozione, è stato un percorso che mi ha maturata, rendendomi migliore, decisa nelle scelte da fare e soprattutto, coerente con gli obiettivi che mi ero prefissata di raggiungere, evitando di prendere strade sbagliate che potessero cambiare il mio destino.

Questa scuola è stata la mia casa, dove ho vissuto vittorie e fallimenti e tutti i momenti felici o tristi che saranno il mio tesoro e che porterò con me. Mi sento soddisfatta di questi anni, credo di aver ricevuto tutto quello che può giovarmi per intraprendere nuove strade, mi sento pronta per crearmi un futuro.

Ho avuto la fortuna di avere delle compagne fantastiche e anche se a volte ci siamo ritrovate ad avere dei periodi difficili e di incomprensioni, non nego che mi mancheranno, voglio bene ad ognuna di loro ed è un affetto sincero. Quest’anno le ho conosciute bene tutte, apprezzando, oltre i pregi, anche i loro difetti, sono state il mio punto di forza, le mie amiche e le mie avversarie, ma soprattutto le mie compagne. Anche i professori hanno avuto un loro valore, ci hanno sostenuto nei momenti di difficoltà, spronandoci a partecipare a pieno allo studio, ai progetti e alle attività che si svolgevano a scuola. Io stessa, personalmente, mi sento testimone, poiché sono stata appoggiata nel parteciparvi e ora, a distanza, di tempo dico grazie…

Anni stupendi ricchi di momenti felici e a volte, tristi perche è vero che non tutti condividono l’idea che è bello andare a scuola, ma regolarmente, una volta usciti, tutti e dico proprio tutti, nessuno escluso, ne sentirà la nostalgia, nostalgia che crescerà nel tempo e che renderà più vivi che mai i ricordi, l’unico ponte che ci lega col passato. Questo spiega il perché la maggior parte degli ex alunni tornano spesso a scuola, cercando in tutti i modi di non perdere i contatti con i compagni e con i professori.

Non è sempre stato facile coordinare tutto a scuola, anzi, sono state di più le difficoltà che altro, ma la cosa bella, che dava sollievo, era che tutto, bene o male, si risolveva: i brutti voti era facile recuperarli, bastava studiare ed essere partecipi in classe. Io ho preso lo studio con passione e interesse e oggi ne raccolgo i frutti. Comunque, se non era chiaro un concetto o per qualche motivo, se eravamo mancate alla lezione, i professori erano sempre disponibili a darci chiarimenti, non ci hanno mai fatto mancare la loro presenza e il loro appoggio, rassegnati al fatto che eravamo una classe piuttosto 'spensierata' e quindi, l’unica tattica possibile era non trascurare nemmeno una di noi. Il risultato? Siamo diventate tutte studiose e impegnate. Io, per esempio, non ricordo più l’ultima volta che sono andata a letto presto, spesso colpita da quella strana forma di agitazione che mi rende iperattiva, sempre a correre di qua e di là a cercarmi sempre nuove cose da fare, facendomi inesorabilmente la stessa domanda: ma dov’è finito tutto quel tempo libero che non sapevo mai come sfruttare? Una risposta l’ho trovata: siamo maturate, chi in un modo, chi in un altro, non ha importanza, siamo diventate delle “Donne” e lasciatemelo dire, uniche…

Dal primo anno sono cambiate tante cose, alcune, in positivo, come, per esempio, i lavori di manutenzione e ristrutturazione della scuola, i progetti che hanno reso partecipi tutti; ma anche cose in negativo, come, per esempio, la valorizzazione del nostro laboratorio di stampa, devastato dall’incendio che ha distrutto molti dei nostri lavori. E' passato tanto di quel tempo che mi sembra un’eternità, da quando ci aggiravamo spensierate tra quei grandi tavoli portando a compimento i nostri lavori, è brutto dover dire che, ora, invece, siamo tutte divise quando lavoriamo, alcune persino nel corridoio. Spero, non in futuro, ma il più presto possibile, si possa risolvere questo disagio, con cui, ormai, da quasi tre anni conviviamo.

Non credevo sarei mai riuscita a scrivere della mia classe, mettendo a nudo pensieri ed emozioni che non sarebbero esistiti senza l’affetto delle mie compagne. Ora capisco quanto è bello scrivere, perché è bello lasciare delle tracce, come la volpe fa sulla neve lasciandosi dietro delle orme. L’ho sempre visto la scrittura come qualcosa di distante e invece, sono stata contagiata anche io dalla sindrome post-scuola, sto cercando di vivermi ogni attimo di questi ultimi giorni di scuola, impreziosendo ogni singolo istante e rendendolo il mio tesoro personale.

                                                                                                      A presto amiche mie...

                                                                                                    

“Lo splendore dell’amicizia non è la mano tesa, né il sorriso gentile, né la gioia della compagnia. E’ l’ispirazione spirituale che sopraggiunge quando scopriamo che qualcun altro crede in noi ed è disposto ad affidarci la sua amicizia”. 

R. W. Emerson    

Cristina Previta V T

Liceo Artistico  "R.Guttuso" Giarre