I Colori del Mare IV Edizione


Il 26 Maggio scorso si è svolta, presso il Porto Turistico – Marina di Riposto Porto dell’Etna, la IV edizione del Concorso artistico “I Colori del Mare.”

Quest’anno, la manifestazione ha accolto, oltre agli alunni del Liceo Artistico “R. Guttuso” di Giarre, anche gli alunni del Liceo Artistico “F. Brunelleschi” di Acireale.

Il concorso ha impegnato gli studenti di entrambe gli Istituti in una estemporanea, realizzata con la tecnica dell’acquerello.

Durante la manifestazione, gli studenti hanno socializzato, svolgendo un lavoro sinergico e hanno potuto confrontarsi sia sul piano artistico che su quello della diversa impostazione scolastica offerta dalle istituzioni di appartenenza.

Il 30 Maggio si è conclusa la manifestazione con la premiazione, da parte dell’amministratore delegato della società, dott. Giuseppe Zappalà, Ente Marina di Riposto – Porto dell’Etna, che è stato assegnato all’alunna del Liceo Brunelleschi, Delia Pappalardo. Hanno ricevuto una menzione Speciale gli alunni D’Angelo Gabriele e Giuseppe Leonardi, il primo del Liceo Guttuso di Giarre e il secondo del Brunelleschi di Acireale.

L’estemporanea “I colori del mare” ha offerto alla Commissione giudicatrice l’opportunità di apprezzare elaborati che dimostrano la capacità dei partecipanti di interpretare un tema tradizionale della pittura, ricco di suggestioni mitologiche e epiche, in modo, spesso, originale. Senza sottostare passivamente ai vincoli dell’immaginario, i partecipanti ne hanno svolto autonomamente le molteplici valenze e indicazioni attraverso le risorse di una fantasia e di una sensibilità tradotte in modalità oniriche, ludiche, ironiche, mai prive, tuttavia, di accenti di maggiore o minore lirismo.

Pertanto, il plauso va, oltre che agli organizzatori e ai partecipanti, anche ai docenti degli alunni dei Licei artistici di Acireale e di Giarre: i giovani che si sono cimentati – con diverso esito, ma con eguale impegno – hanno dimostrato di aver assimilato e di applicare in modo adeguato o plausibile le conoscenze tecniche apprese, che, in futuro, aggiungendosi alle qualità richieste e all’esperienza necessaria, potranno consentirgli di raggiungere risultati che ne premieranno gli sforzi e il talento al di là di quanto qualunque giuria sarà in grado di fare.

Premessa questa doverosa espressione di riconoscenza per il gradimento che i lavori esaminati hanno riscosso presso i suoi componenti, la Commissione decide di assegnare il premio unico all’opera di DELIA PAPPALARDO, del Liceo Artistico di Acireale, con la seguente motivazione:

L’acquerello di Delia Pappalardo risolve le suggestioni legate al mare in una sottile interazione fra riverbero cromatico e eco verbale. Si ha, così, un effetto paradossale di remoto sentore magrittiano: in maniera divertita, Delia Pappalardo sembra suggerirci che il mare non può essere ridotto alle proporzioni di un’immagine e non può essere contenuto in un concetto: il mare è troppo vero, vasto e vivo per racchiuderlo dentro un racconto, per quanto meraviglioso o per farne un simbolo, anche venerato, cose di cui esso è la sorgente inesauribile.

La Commissione segnala, inoltre, due elaborati, presentati, rispettivamente, da GABRIELE D’ANGELO, del Liceo Artistico “Renato Guttuso” di Giarre e da GIUSEPPE LEONARDI, del Liceo Artistico di Acireale, motivando la scelta come segue:

Il dipinto di Gabriele D’Angelo si segnala sia per la forza dell’immagine, si vorrebbe dire, della visione, sia per la delicatezza della composizione. Segno e colore sono fusi senza che l’uno prevalga sull’altro, nella continuità di una forma che vede onde e sirene come sfaccettature di una stessa vicenda, insieme, mitica e inattingibile alle risorse della parola mitica, ma in cui l’immagine che ci sfuggiva trova, adesso, un volto.

L’acquerello di Giuseppe Leonardi sembra evocare la presenza del mare attraverso la vibrazione luminosa di un’estensione cromatica non meno ampia di qualunque traversata. Anche il mare, come la nave, potrebbe essere contenuto dentro una bottiglia o in un vaso di vetro che le onde infrangono sempre più sotto i nostri occhi, per ricomporne la trama in un mosaico di riflessi, di cui Giuseppe Leonardi coglie variazioni minime, il caleidoscopio dei ritmi in cui quella presenza coagula o decanta.

 

La Redazione