Gocce di Memoria
di Soraya M'Barchi
Tiri le tende, / abbassi il sipario, / scrivi una nota sul calendario,
chiudi gli occhi al presente, / non vuoi neanche il futuro,
al buio ti trovi e con le spalle al muro,
Scivoli..lento..
Quel muro di ghiaccio, / ti aggomitoli a te, / ma ti senti uno straccio.
Senti un nodo all’anima / Un uragano impetuoso, / silenzioso dolore,
che ti porta all’abisso, / e poi..
le lacrime salgono, / su quel volto sconfitto.
Gli occhi due stelle, / inondate di te, / del tuo mondo fatato, / caduto in frantumi!
Lo perdi per sempre, / si trasformano in gocce, /gocce di lacrime,
sul mio dipinto trascorso, / tante, tantissime, / come un temporale d’agosto.
Rigano il viso, prendono il volo, / stelle che cadono, /morendo per sempre.
Senza luna il tuo quadro / E senza altri colori, / rifiutano tutto,
si resta fuori, / in un mondo assente:
assente di luce, / assente di vita, / assente di te,
in un cosmo che gira, / al contrario del senso,
equilibri falliti / o spossati di asse, / ingoiando miti
e vecchie matasse.
Ci si avvolge di nulla / E il nulla scompare..
E per chi crede che l’Amore / E’ Vero..
Tutto questo non si può accettare.