Uniti contro l'AIDS

Uniti contro l'AIDS

Ormai dal 1988, si celebra ogni 1° Dicembre, la Giornata Mondiale contro l’AIDS

( sindrome da immunodeficienza acquisita). Tale iniziativa è stata creata allo scopo di sensibilizzare la popolazione mondiale riguardo questo tema così delicato, cercando contemporaneamente di informare la stessa sulla diffusione del virus HIV e quindi sulla sua prevenzione, in modo da aiutare,  in particolare, i paesi in via di sviluppo che sono quelli con più alto tasso di trasmissione e di conseguente mortalità. Dal 1981 l'AIDS, ha colpito 60 milioni di persone in tutto il mondo ed ne ha ucciso oltre 25 milioni, diventando una delle epidemie più distruttive della storia umana.

 Negli ultimi anni, anche se lentamente, pare però le cose stiano cambiando, infatti, grazie alle nuove terapie e alle nuove scoperte scientifiche, le morti dovute al virus sono notevolmente diminuite. Secondo le cifre comunicate dall'Oms, nel 2011, si sono infettate 2,5 milioni di persone, 700mila in meno rispetto a dieci anni fa, e i morti sono stati 1,7 milioni, 600mila in meno rispetto al 2005. Anche, i dati del rapporto annuale di UNAIDS 2012 (Programma delle Nazioni Unite per accelerare, intensificare e coordinare l'azione globale contro l'AIDS) risultano confortanti in quanto mostrano come il numero di nuove infezioni stia diminuendo, in particolare, nei paesi più colpiti, pur restando l’AIDS la causa numero uno di morte in molti paesi del mondo.

Le iniziative in occasione di tale giornata, in Italia e nel mondo,  sono state varie e anche  il Liceo Artistico R. Guttuso ha deciso di prendere parte a questo evento mondiale e di dare il proprio contributo, organizzando in ambito scolastico una giornata finalizzata alla condivisione di un messaggio molto importante: non bisogna mai sottovalutare l’importanza di questa malattia ed è necessario proteggere noi stessi e chi ci sta accanto. 

Vari sono stati gli interventi, nel corso della giornata, volti a sostenere la possibilità di arginare la problematica, a suggerire il modo in cui ci si debba preservare e soprattutto perché sia giusto farlo. A tali interventi sono seguiti anche dei momenti piacevoli e allegri, durante i quali gli studenti hanno distribuito materiale informativo e si sono esibiti in un ballo che ha coinvolto tutti. Inoltre è stato creato una sorta di “nastro umano” (simbolo della lotta contro l’AIDS), grazie agli indumenti di colore rosso che la maggior parte dei ragazzi indossava. Facevano da coreografia dei pannelli raffiguranti messaggi d’impatto come “Vivi le tue emozioni, difendile” ed è stato dato risalto anche allo slogan mondiale: “Getting to Zero”, ovvero “Arrivare a Zero” vittime. Perché è questo l’ obiettivo: è necessario che al giorno d’oggi, in un mondo così avanzato e tecnologico, nessuno sia disinformato o disinteressato nei confronti di questo tema.

Le vittime di questa carneficina silenziosa devono finire,  nessuno più deve morire nel XXI secolo perché non ha saputo, o potuto, proteggersi adeguatamente.

Monica Cavallaro III A

anno scolastico 2012/2013

Galleria foto: Uniti contro l'AIDS